Villa Mandria

Tipologia: Residenziale
Località: Torino
Committente: Privato
Anno: 2014 
Ph: Fabrizio Carraro

Villa La Mandria, realizzata nel 2015, è un progetto di ristrutturazione totale (interna ed esterna) che nasce dall’interazione tra architettura e natura. L’arch. Gianni Ricciuti, responsabile del progetto e partner di Bottega Studio Architetti, ha guidato Alessandra e Marco nel percorso di modifica della propria abitazione, tale cambiamento va spesso di pari passo con approfondimenti interiori e cambiamenti di vita.

Flessibilità degli spazi, sincerità dei materiali e ricerca di un design “timeless” sono i concetti che BSA ha sviluppato nel corso della propria esperienza e in cui la coppia si è riconosciuta.

Immersa nel parco La Mandria, la villa ha una forte connessione con la natura che idealmente entra all’interno dell’edificio grazie alle grandi aperture vetrate.

L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra, ha una metratura di 300 mq, e una piscina nell’ampio giardino. Materiali come marmo e acciaio, ammorbiditi da parquet tessile, sono i grandi protagonisti progettuali insieme agli arredi su misura.

Due concetti guidano il progetto: la luce e la materia. I fasci di luce, sia naturale che artificiale, modellano e definiscono gli ambienti interni, guidando l’occhio dell’osservatore e creando un’architettura dello spazio  flessibile. Tale flessibilità permette ad un’abitazione di vivere sia momenti di convivialità che di intimità, l’equilibrio è stato raggiunto attraverso grandi portali- scorrevoli o ad ante- che modificano la percezione dei volumi a seconda del loro utilizzo.

Il secondo concetto è legato ai materiali che esprimono la loro sincerità senza particolari trattamenti superficiali. Le caratteristiche materiche e la loro interazione sono utilizzate per cercare di dare un’ anima e uno spirito ad un oggetto inanimato. I contrasti guidano le scelte progettuali: il dialogo tra luci e ombre, tra colori chiari e colori scuri tra materiali “caldi” come il parquet e “freddi” come il marmo e l’acciaio. Tutto ciò legato da un design “timeless” tipico di BSA che cerca di dare ai suoi progetti un’identità propria capace di durare nel tempo e quindi poco legata agli effimeri trend del momento.